Le Costellazioni familiari e sistemiche
Fare una o più costellazioni familiari dovrebbe diventare una regola di buona salute al pari di fare esercizio fisico o seguire un buon regime alimentare per tenersi in forma. La costellazione familiare lavora specificamente per ripulire l’anima dell’individuo da tutti quei pesi che arrivano dal passato della famiglia di appartenenza e che in qualche modo possono minare il benessere sia personale che relazionale. Per capirci, gli insoluti familiari, che possono essere antichi di generazioni di antenati, lavorano dentro la persona a livello emotivo e mentale alterandone l’equilibrio naturale di funzionamento, come un virus potrebbe fare con un computer. Questi “virus familiari” o insoluti che si trasmettono dentro l’albero genealogico (o nell’inconscio collettivo familiare), che possono essere stati atti negativi prodotti nel passato da un antenato verso qualcun altro o che l’antenato stesso ha subito come violenze, tradimenti, aborti, segreti di famiglia, sensi di colpa, perdite, fallimenti, truffe, ecc.
Jung nella sua biografia ha descritto chiaramente questo concetto descrivendolo in questo modo:
«Mentre lavoravo al mio albero genealogico, ho capito la strana comunità di destino che mi collega ai miei avi. Ho fortemente il sentimento di essere sotto l’influenza di cose o di problemi che furono lasciati incompiuti o senza risposta dai miei genitori, dai miei nonni e dai miei antenati.
Mi sembra che spesso ci sia in una famiglia un karma impersonale che si trasmette dai genitori ai figli. Ho sempre pensato che anche io dovevo rispondere a delle domande che il destino aveva già posto ai miei antenati e alle quali non si era riuscito a trovare nessuna risposta, o anche che dovevo risolvere o semplicemente continuare ad occuparmi di problemi che le epoche anteriori lasciarono in sospeso. La psicoterapia non ha ancora tenuto abbastanza conto di questa circostanza.»
“Mi è sempre sembrato di dover rispondere a problemi che il destino aveva posto ai miei antenati, e che non avevano ancora avuto risposta; o di dover portare a compimento, o anche soltanto continuare, cose che le età precedenti avevano lasciate incompiute”.
(C.G.Jung – Ricordi, Sogni, Riflessioni – Autobiografia)*
La costellazione familiare fu sviluppata dallo psicoterapeuta Bert Hellinger alla fine degli anni Ottanta. Ormai vanta trent’anni di vita. A livello accademico tale tecnica non è ancora stata riconosciuta ma viene utilizzata “sottobanco” da molti psicoterapeuti per la sua capacità di rivelare dinamiche a cui l’individuo obbedisse senza quasi rendersene conto (alcuni studi in realtà sono stati fatti da degli ricercatori tedeschi e da me a livello sperimentale con comprova statistica).
A chi si rivolge il lavoro della costellazione familiare?
Purtroppo, bisogna dirlo, ma ogni famiglia ha degli scheletri nell’armadio, per capire questo, basta pensare che siamo appena usciti, da soltanto due generazioni, da due conflitti mondiali che ha portato l’uomo a esprime il meglio e il peggio di sé.
Bisogna dire che questa tecnica è utile non soltanto per risanare il passato remoto ma lo è anche per i fatti accadutici nella nostra infanzia come quelli legati tra genitori e figli, oppure per risolvere traumi o situazioni pesanti che hanno comportato problemi nella vita emotiva e psichica dell’individuo.
Come si svolge una costellazione?
La costellazione si può svolgere in gruppo, dove alcuni tra gli astanti possono entrare a lavorare attivamente, nel ruolo di rappresentanti per il benessere della persona che la richiede. Oppure, si può svolgere privatamente con le sole presenze del terapeuta e del cliente.
Le costellazioni familiari possono consentire di risolvere:
– Incomprensioni, intrecci e blocchi nelle relazioni familiari, di partner e di altri;
– Interrompere i cicli di disconnessione, alienazione, abuso, disfunzione e povertà;
– Affrontare i problemi dei genitori e le situazioni familiari dolorose (ad esempio divorzio, genitorialità single, aborto spontaneo e provocato, adozione / affidamento)
– Affrontare positivamente malattie gravi e decessi
– Scoprire le ragioni della sofferenza fisica ed emotiva per prendere provvedimenti per la guarigione (es. Emicrania, asma, disturbi alimentari, mal di schiena cronico, depressione, ansie e fobie, tendenze suicide, abuso di droghe e alcol)
– Comprendere la situazione in un “quadro più ampio”.
– Ottenere informazioni dettagliate sui conflitti professionali.